Il Reddito di libertà, intende perseguire il miglioramento delle condizioni delle donne vittime di violenza, mediante la predisposizione e realizzazione di piani personalizzati di intervento in accordo con i Centri antiviolenza e con le altre Istituzioni rilevanti volti alla fuoriuscita dalla situazione di violenza e al fine di contribuire a sostenerne l'autonomia.

 

A chi si rivolge

Possono presentare domanda le donne, con o senza figli minori, vittime di violenza certificata dai servizi sociali del comune di residenza e/o dal servizio Centro antiviolenza o dai servizi sociali del Comune di nuovo domicilio, che si trovino, al momento della domanda, in una condizione di persistenza del pericolo di violenza.

 

Possono richiederlo le donne residenti nel territorio italiano che siano cittadine italiane o comunitarie oppure, in caso di cittadine di Stato extracomunitario, in possesso di regolare permesso di soggiorno.

 

Ai fini del presente beneficio, alle cittadine italiane sono equiparate le straniere aventi lo status di rifugiate politiche o lo status di protezione sussidiaria (cfr. l'art. 27 del decreto legislativo 19 novembre 2007, n. 251).

 

Modalità di accesso

 

La domanda per il Reddito di Libertà viene presentata dalle donne interessate, direttamente o mediante un rappresentante legale o un delegato, per il tramite del Comune di residenza, utilizzando il modello allegato di seguito.

 

 

 

Circolare INPS
Modello per la richiesta del Reddito di Libertà

 

 

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